Perché Il Rifornimento È Stato Vietato in F1?
Le auto di Formula 1 non fanno più rifornimento durante le gare a causa di un divieto introdotto nel 2010, mirato a migliorare la sicurezza e ridurre i costi. Il rifornimento rappresentava un rischio importante per la sicurezza, con incidenti come l’incendio di Jos Verstappen nel 1994 che mostrano chiaramente i pericoli coinvolti. Inoltre, gli impianti di rifornimento costosi e complessi, insieme alle squadre specializzate necessarie per operarli, generavano costi significativi che lo sport voleva eliminare.
Motivi per cui il rifornimento è stato vietato in Formula 1:
Preoccupazioni per la sicurezza
- Rischio di incendio: Sebbene i sistemi di rifornimento siano diventati più avanzati, il rischio di incendi nella corsia dei box è rimasto costante, con fuoriuscite e tubi staccati che rappresentano pericoli continui.
- Incidenti nei box: I piloti venivano a volte rilasciati dalle loro postazioni con ancora collegati i tubi del carburante, portando a pericolose fuoriuscite e danni all’attrezzatura.
Riduzione dei costi
- Alti costi: Gli impianti di rifornimento, i sistemi di sicurezza e il personale necessario per gestirli aggiungevano notevoli spese alle operazioni di ogni team.
- Logistica: Trasportare l’equipaggiamento per il rifornimento a ogni Gran Premio aumentava notevolmente l’onere logistico.
- Crisi finanziaria: La crisi finanziaria globale del 2008 amplificò la necessità di misure per contenere i costi in tutta la Formula 1.
Impatto sullo svolgimento della gara
Cambiamento strategico: Le auto devono partire con il pieno di carburante e gestirlo durante tutta la gara, portando a strategie di lungo termine più prevedibili per i team.
Pit stop più veloci: Con il rifornimento eliminato, i pit stop si concentrano solo sul cambio gomme e possono essere completati in 2-3 secondi.