Esiste un vantaggio nel Gran Premio di casa in Formula 1?

  • Max Verstappen guida con un punteggio di indice di vantaggio di casa di 9,21 – il più alto sulla griglia, convertendo il 75% delle apparizioni a Zandvoort in vittorie da quando il circuito è tornato in F1.
  • Mark Webber dell’Australia ha faticato sul suolo di casa, con un punteggio negativo di indice di vantaggio di casa pari a -7,39.
  • Il vantaggio di casa influisce in modo diverso sui piloti, con alcuni che sperimentano significativi miglioramenti di prestazione mentre altri faticano sotto la pressione domestica, creando variazioni misurabili nei punti per gara tra circuiti casalinghi e trasferte.

I tifosi parlano spesso del potere del pubblico di casa in sport come il calcio, il baseball e il basket. In Formula 1, tuttavia, la questione è sempre stata più difficile da risolvere.

Correre su un asfalto familiare con migliaia di tifosi dalla propria parte fa davvero la differenza, o le pressioni aggiuntive annullano qualsiasi vantaggio?

L’analisi dei dati storici delle gare dal 2010 al 2024 rivela i piloti con il miglior vantaggio di casa – e quelli che affrontano sfide locali…

Piloti F1 con il miglior record nel GP di casa

F1 Drivers Best Home Track Record

1. Max Verstappen (Paesi Bassi) – Indice di vantaggio di casa: 9,21

Verstappen a Zandvoort è un pilota diverso. Tre vittorie su quattro gare casalinghe, con una media di 23,5 punti per gara rispetto ai 14,29 ottenuti altrove. Il boost di 9,21 è il più alto sulla griglia per una ragione – qualcosa trasforma la sua già eccezionale guida quando corre davanti all’armata arancione. Che sia la superficie familiare del tracciato o la folla assordante, non solo vince a Zandvoort, lo fa sembrare inevitabile.

2. Lewis Hamilton (Gran Bretagna) – Indice di vantaggio di casa: 4,92

Hamilton ha decifrato Silverstone dopo anni di perfezionamento dell’arte. Otto vittorie su sedici partenze rappresentano una forte percentuale di successo, mentre i suoi 19,81 punti per gara casalinga rispetto ai 14,89 all’estero mostrano un’elevazione costante quando conta.

Il boost di 4,92 lo colloca al secondo posto nella classifica del vantaggio di casa, sottolineando la sua straordinaria costanza davanti ai tifosi britannici.

3. Kamui Kobayashi (Giappone) – Indice di vantaggio di casa: 3,81

I quattro GP di Kobayashi a Suzuka raccontano una storia interessante. Nonostante le opportunità limitate e spesso vetture inferiori, ha ottenuto una media di 5,25 punti a casa rispetto a solo 1,44 altrove. Il boost di 3,81 rappresenta un differenziale di prestazione misurabile che persiste su più stagioni e configurazioni di vettura.

Con solo quattro opportunità casalinghe che hanno generato più punti per gara rispetto a 70 trasferte, il significato statistico suggerisce vantaggi sistematici al di là della semplice meccanica – che siano conoscenza specifica del tracciato, variabili di viaggio ridotte o fattori psicologici.

4. Fernando Alonso (Spagna) – Indice di vantaggio di casa: 2,08

Il record di Alonso a Barcellona riflette una costanza stabile in sedici gare casalinghe. I suoi 8,63 punti per gara in casa rispetto ai 6,54 all’estero potrebbero non fare notizia, ma il boost di 2,08 rappresenta un’eccellenza sostenuta nel tempo. Che guidasse per McLaren, Ferrari o altri team, ha costantemente trovato quel decimo in più quando correva al Circuit de Catalunya.

5. Lando Norris (Gran Bretagna) – Indice di vantaggio di casa: 1,51

Norris ha mostrato un miglioramento costante a Silverstone. Sette gare hanno prodotto una media di 9,29 punti a gara rispetto ai 7,79 all’estero – il boost di 1,51 dimostra un vantaggio casalingo costante. Con la recente competitività della McLaren e Norris che entra negli anni migliori della carriera, la sua forma in casa potrebbe diventare sempre più importante.

Piloti F1 con il peggior record nel GP di casa

F1 Drivers Worst Home Record

1. Mark Webber (Australia) – Indice di vantaggio di casa: -7,39

Il record casalingo di Webber in Australia è doloroso da leggere. Solo 6 punti in quattro apparizioni all’Albert Park, con una media modesta di 1,50 per gara rispetto agli 8,89 ottenuti altrove. Il deficit di -7,39 rappresenta uno degli svantaggi casalinghi più evidenti in F1 – che sia per sfortuna, sviluppo della vettura inadeguato o il peso schiacciante delle aspettative di casa, i tifosi australiani raramente hanno visto il loro eroe brillare.

2. George Russell (Gran Bretagna) – Indice di vantaggio di casa: -4,39

Per un pilota che normalmente supera le aspettative fuori casa, il record di Russell a Silverstone è strano. Dieci punti in sette tentativi parlano chiaro – 1,43 per gara in casa rispetto a unsolido 5,82 altrove. Quello scarto di -4,39 suggerisce che le aspettative britanniche potrebbero in realtà ostacolare anziché aiutare il suo approccio solitamente clinico.

3. Jenson Button (Gran Bretagna) – Indice di vantaggio di casa: -3,22

L’eredità di Button a Silverstone sembra fatta di occasioni mancate. Venticinque punti in sette gare casalinghe suona rispettabile fino a quando si scopre che la sua media era di 6,79 punti a gara altrove. Il gap di -3,22 dimostra che anche i campioni del mondo possono trovare il terreno di casa sorprendentemente insidioso – a volte la familiarità non porta al successo.

4. Nico Rosberg (Germania) – Indice di vantaggio di casa: -2,97

La perdita del Gran Premio da parte della Germania significa che il modesto record casalingo di Rosberg è ormai completo. Cinquanta punti in sei partenze non sono malissimo, ma la sua media di 8,33 in casa impallidisce rispetto agli 11,30 all’estero. Forse il tedesco orientato alla precisione ha trovato più distraente che motivante l’entusiasmo del pubblico di casa.

5. Charles Leclerc (Monaco) – Indice di vantaggio di casa: -2,19

Monaco rappresenta la più grande contraddizione di Leclerc. Una sola vittoria in sei partenze e 45 punti totali, eppure ottiene mediamente più punti in qualsiasi altro luogo del calendario. Il deficit di -2,19 nel suo circuito locale dimostra che conoscere ogni cordolo e curva non garantisce il successo – a volte il caos di Monaco sopraffà anche i più preparati.

Alcuni piloti riescono a dare il meglio sotto la pressione del pubblico di casa, mentre altri vacillano, e come sempre in Formula 1, la macchina a loro disposizione resta il fattore determinante se quelle prestazioni si trasformano in punti…

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Tradotto dall’articolo originale in inglese “Is There A Home Race Advantage In Formula 1?

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